La bandiera a 48 stelle degli Stati Uniti d'America nel 1944Alla fine della Prima Guerra Mondiale gli Stati Uniti avevano iniziato a sostituire l'Inghilterra come punto di riferimento finanziario dell'economia mondiale perchè era l'unico paese da cui si potevano ottenere capitali sia a breve che a lungo termine. Negli anni '20 l'industria e l'agricoltura americana erano cresciute a ritmi sostenuti entrando in una fase di prosperità ed espansione; a differenza della Germania che, in seguito alle condizioni del trattato di Versailles e dopo essere stata costretta a restituire l'Alzazia-Lorena alla Francia, parte della Prussia occidentale e la regione minararia dell'Alta Slesia alla Polonia dovette rinunciare a tutte le colonie, alla gran parte della propria flotta e fu costretta a sobbarcarsi il costo delle riparazioni di guerra ai vincitori che erano particolarmente punitive e pesanti tanto da costituire un grande freno alla ripresa dell'economia e all'auspicato, ma non avvenuto, miglioramento della situazione sociale. Il pagamento delle riparazioni di guerra, le difficoltà di ricostruzione e riconversione dell'industria portarono ad una crisi economica che raggiunse i suo apice tra il 1922 ed il 1923.

Alla fine del '23 la Germania avvio una rigida stabilizzazione monetaria che bloccò l'inflazione che avava raggiunto termini insostenibili. In aiuto alla Germania, e non solo, arrivarono consistenti aiuti internazionali sopratutto dagli Stati Uniti e sopratutto dalla sue banche, che erano attratte dagli alti tassi di interesse in gioco, mentre i commercianti statunitensi imposero sia al proprio governo che all'Europa la libera circolazione di merci e capitali. L'economia mondiale si era ripresa, ritornando in un tempo relativamente breve ai livelli precedenti la Prima Guerra Mondiale, le economie in Francia ed in Inghilterra erano in crescita costante, l'industria e l'agricoltura americana esportavano gran parte della produzione in Europa. Dal 1925, quando anche la situazione in Germania stava lentamente migliorando, nei mercati iniziò una progressiva saturazione dovuta ad una sovraproduzione sopratutto di prodotti agricoli. I prezzi iniziarono a calare e ritornò il protezionismo attraverso l'imposizione di dazi incrociati.

All'inizio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1939, l'interesse e gli investimenti militari, peraltro molto contenuti, erano rivolti alla difesa nazionale e conseguentemente l'esercito era inadeguato e l'equipaggiamento era ormai obsoleto in seguito al continuo contrarsi dei fondi per le spese militari. Dopo la smobilitazione seguita alla fine della Prima Guerra Mondiale l'esercito era formato da poco più di 170.000 uomini, i veicoli erano scarsi e i fondi per l'istruzione erano una minima frazione del bilancio.  Il fucile d'ordinanza era lo Springfiled 1903 ormai decisamente superato, l'artiglieria era ormai obsoleta mentre l'equipaggiamento anticarro e antiaereo era quasi inesistente. Sopratutto il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale George Marshall, cerco di spiegare ai politici che le richieste di ampliamento dell'esercito e del suo ammodernamento erano da considerarsi essenziali alla difesa nazionale.

Allo scoppio della guerra in Europa il Presidente americano Franklin Delano Roosvelt dichiarò il paese in limitata emergenza autorizzando un lieve aumento degli organici dell'esercito pari a 17.000 uomini, l'acquisto di mezzi e veicoli e l'aumento di esercitazioni sia per la Milizia Statale che per fornire esperienza agli ufficiali superiori e al personale dello Stato Maggiore attraverso manovre di corpo d'armata dell'esercito regolare. La maggiornaza dell'opinione pubblica americana era comunque permeata da una opinione non interventista nella guerra scoppiata in Europa sopratutto quando, dopo la conquista della Polonia da parte delle forze armate della Wehrmacht, la situazione pareva essersi stabilizzata.

 Tutto cambiò, anche nell'opinione pubblica, quando tra maggio e giugno del 1940 l'esercito tedesco travolse la Francia e l'Inghilterra, dopo la disfatta di Dunkerqe e la perdita praticamente totale dell'equipaggiamento pesante abbandonato sulle coste francesi, si trovò sull'orlo dell'invasione mentre la Royal Air Force combatteva strenuamente nei cieli. Già da maggio del 1940 il Congresso, su richiesta del Presidente e per sua iniziativa, stanziò quasi 1,5 miliardi di dollari che portarono l'Esercito a 375.000 uomini e permisero di iniziare ad acquisire nuova artiglieria, di costruire nuove fabbriche di munizioni e di iniziare la produzione dell'equipaggiamento per i soldati. Gli organici nell'autunno avrebbero iniziato a crescere in modo più consistente sia nell'esercito che nella forza aeree alla quale ulteriori finanziamenti permisero di pianificare la modernizzazione del parco velivoli.