L’obbiettivo
Nella pianificazione degli Alleati, l’Operazione Encore del IV° Corpo d’Armata aveva come obbiettivo la conquista del Monte Belvedere, di fronte al paese Lizzano in Belvedere, di Monte Castello, l’avanzata lungo il crinale verso Monte della Torraccia, Monte Terminale, sopra al paese di Jola di Montese, sino a raggiungere, conquistare e difendere la linea del fronte tra Monte Grande d’Aiano e Monte della Spe, a nord del paese di Castel d’Aiano, Monte della Castellana, di fronte al paese di Roffeno Musiolo, Monte Valbura, fino al paese di Castelnuovo, sopra la strada statale 64, a sud di Vergato. Con tale operazione veniva preliminarmente ridefinito il fronte nell’alto Appennino Bolognese raggiungendo e preparando le postazioni sulla la linea di partenza dell’offensiva che in primavera avrebbe permesso il totale controllo della strada statale 64 sino alla città di Bologna. Entrando nella Pianura Padana le divisioni, guidate sul terreno pianeggiante dalle forze corazzate, avrebbero dovuto tagliare la ritirata dei tedeschi, incalzati a est di Bologna dall’8a Armata, inseguendoli da vicino oltre il fiume Po verso il lago di Garda.
Il territorio
Di fronte alle postazioni della linea d’inverno, dove erano trincerati i soldati della 5a Armata, si dispiegavano i contrafforti centrali della barriera montagnosa rappresentata dagli Appennini: una linea ininterrotta di crinali e cime, alcune alte più di 1000 metri. I pendii erano coperti di boschi di castagni, querce e foreste di pini anche se molte montagne avevano pendii scoscesi di roccia nuda e dirupi.