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APPROCCIO AL SETTORE APPENNINICO

Il 5 Novembre 1944 la 45a Brigata AAA (Artiglieria Anti Aerea) venne nuovamente allertata dal Comandante del Corpo, il Maggiore Generale Willis D. Crittemberger, per una nuova missione della Task Force 45 atta ad occupare e migliorare la posizione del settore degli Appennini tra BAGNI DI LUCCA (2597) e CAMPO TIZZORO (4999). Questo settore era stato tenuto dal 107° Gruppo AAA con il 39°, 47° e 74° Reggimenti LAA (Anti Aereo Leggero) britannici riqualificati in fanteria e con l'80° Reggimento HAA (Anti Aereo Pesante) britannico riqualificato in artiglieria, ma la missione era una di quelle che richiedeva lo staff e i servizi di tutto il Quartier Generale della Task Force 45.

Le istruzioni Operative n° 65 datate 6 Novembre 1944 emesse dal IV Corpo assegnavano alla Task Force 45 le seguenti missioni:
a) Occupare in generale la linea CAMPO TIZZORO (493992) - CUTIGLIANO (405064) - BAGNI DI LUCCA (259969) e prevenire ogni movimento nemico a sud di questa.
b) Continuare l'attività di pattuglia e preparare i piani per seguire ogni ritirata nemica.
c) Preparare i piani per rilevare completamente per le 082400A Novembre 1944, il 47° e 74° Reggimento LAA. Muovere le unità verso l'area di CASTELNUOVO su ordini del IV Corpo.
d) Mantenere il contatto con la FEB Brasiliana [da intendersi 1a Divisione di Fanteria Brasiliana della Força Expedicionária Brasileira o FEB]  e la 92a Divisione di fanteria (di colore) americana.
e) Proteggere il fianco sinistro del IV Corpo

Alle 061600A Novembre 1944 il Quartier Generale e la Batteria di Artiglieria del Quartier Generale della Task Force 45 vennero spostate a CAMPO TIZZORO  assumendo contemporaneamente il comando del settore del 107° Gruppo AAA.
Questo settore venne arbitrariamente limitato dalla 25 Easting e, sulla destra, approssimativamente dalla statale 6629 che conduceva da Ponte Petri (4899) a Ponte della Venturina (5909) dove si congiungeva con la Statale 67. La Task Force 92 era adiacente sulle sinistra e la FEB, supportata dalla compagnia B della 1a Divisione corazzata, era adiacente della destra. l settore era estremamente montagnoso e dominato da un terreno aspro. Il nemico aveva messo in atto un lavoro di demolizione delle strade. La Statale 66 che conduceva da PISTIOIA a PONTE PETRI (5099) fino all'intersezione con la Statale 12 a LA LIMA (4102) era la strada principale per i rifornimenti.  La Statale 12 che conduceva da LUCCA, BAGNI DI LUCCA, LA LIMA a SASTAIONE (3906) aveva subito delle estese demolizioni usate dai nemici come blocchi stradali ed era aperta solo al traffico di jeep da BAGNI DI LUCCA a LA LIMA. Anche la Statale 6629 era aperta solo al traffico di jeep.  A causa delle demolizioni era impraticabile anche la strada da MONTECATINI a LA LIMA. Non c'erano altre strade a nord della linea BAGNI DI LUCCA - CAMPO TIZZORO e solo alcuni difficili sentieri per i muli. A est e a ovest della Statale 12 da LA LIMA a SESTAIONE c'erano catene di montagne impraticabili.

Il settore della Task Force 45 era diviso con logica in tre sotto settori:
a) Il sinistro o settore di BAGNI DI LUCCA che confinava alla sua sinistra dal 25 Easting, che era il confine tra la Task Force 45 e la Task Force 92, e alla sua destra con il crinale montagnoso che andava da Monte GOMITO a Monte CALIGI (3704) e alla cima a nord ovest de LA LIMA (4102).
b) Il centrale o settore SESTAIONE - CUTIGLIANO che confinava a sinistra con il crinale montagnoso che andava da Monte GOMITO a Monte CALIGI (3704) e alla cima a nord ovest de LA LIMA e a destra con il crinale da Monte SPIGOLINO (4309), Monte GENNAIO (4706) a Monte ORSIGNA (5005).
c) Il destro o settore VIDICIATICO che confinava a sinistra con il crinale montagnoso SPIGOLINO - GENNAIO - ORSIGNA e a destra con la linea di confine Task Force 45 e FEB.

Il IV Corpo rinforzò il Quartier Generale della Task Force 45 con un ufficiale del Genio e uno di Interpretazioni Fotografiche. A quel punto la sezione operazioni non procurò ulteriori ufficiali o soldati ma effettuò una economia di personale attingendo alle sezioni S2 ed S3 in modo che i membri di dette sezioni fossero disponibili per lavorare in altre sezioni quando le circostanze lo avrebbero richiesto.

L'ATTACCO AL MONTE BELVEDERE

Il 18 novembre 1944, il IV Corpo emanò le Istruzioni Operative n. 68 che assegnavano le seguenti truppe addizionali alla Task Force 45:
      2° Battaglione del 370° Reggimento della 92a Divisione di fanteria (di colore)
      3° Battaglione del 6° Reggimento della 1a Divisione di fanteria Brasiliana (FEB)
      Truppa da Ricognizione della 1a Divisione di fanteria Brasiliana (FEB)
      Quartier Generale e Compagnia. Comando del 751° Battaglione carri (escluso i cannoni d’assalto)
      Compagnia B, 751° Battaglione Carri
      Compagnia D, 751° Battaglione Carri ( escluso 2 Plotoni)
      4 squadre collegamenti via filo del 62° Battaglione Trasmissioni
e messo a sostegno diretto della Task Force 45:
      2 Compagnie del 1108° Gruppo Genieri (C)
      68° Battaglione Artiglieria da Campo Corazzata.

Anche il confine tra Task Force 45 e BEF venne modificato in una linea da: “Un punto sul confine esistente da 560040 a 594086; quindi lungo il lato ovest della strada statale 64 verso 626188; quindi da NW a 600210 a 580229 a 550244;" e alla Task Force 45 fu assegnata la seguente missione:
(a) Togliere al nemico il crinale di Monte BELVEDERE (523176), catturare e presidiare Monte CASTELLO (567192), Monte della TORRACCIA (559203) e l'area di Monte TERMINALE.
(b) Permettere il ritorno all'unità principale di tutte le truppe brasiliane, entro 48 ore della cattura degli obiettivi.

Le nuove unità assegnate furono ulteriormente unite al 2° Gruppo Corazzato, insieme alle seguenti unità che IV Corpo aveva assegnato il 19 e 21 novembre 1944:
                       Compagnia Ricognizione ( escluso 1 Plotone) dell'894° Battaglione Caccia Carri
                       1 plotone della Compagnia D del 13° Battaglione Carri
                       Compagnia A (escluso 1 Plotone) dell'894° Battaglione Caccia Carri

Il 2° Gruppo Corazzato doveva compiere lo sforzo principale al comando diretto del Corpo.

Il pattugliamento era ora intensificato e risultavano frequenti contatti e scontri a fuoco. Una pattuglia americana e partigiana del 435° Battaglione AAA (Battaglione di Artiglieria Anti Aerea dotato di 32 Bofors e 32 M51 che montavano ognuno una quadrinata di mitragliatrici calibro .50) di venti uomini si scontrò con un forte gruppo di nemici a QUERCIOLA (5116) il 21 novembre 1944. Quando la nostra pattuglia si ritirò, rimasero sul terreno nove nemici morti e un gran numero di feriti. La nostra pattuglia subì due morti e un ferito. I bombardamenti degli "Hun" (Unni - i tedeschi), aumentarono. Il lavoro dei generi sulla strada SILLA-LIZZANO (5814-5113) fu incrementato in modo da poter avvicinare i blindati.

Il necessario raggruppamento e preparazione nel settore del 2° Gruppo Corazzato fu completato il 23 novembre 1944.
(a) Il 435° Battaglione AAA era a sinistra, con sede a VIDICIATICO e LIZZANO e supportato da:
    200 partigiani
    1 Plotone di carri armati medi
    1 Plotone di carri armati leggeri
    1 Plotone di caccia carri  
    Compagnia Ricognizione (senza 1 Plotone) dell'894° Battaglione Caccia Carri.
La sua missione era di prendere QUERCIOLA (5116), CORONA (5117) e MONTE BELVEDERE (5217).
(b) Il 2° Battaglione del 370° Reggimento di Fanteria era al centro, con il Posto di Osservazione a GAGGIO MONTANO (5116), e supportata da:
    1 plotone di carri armati medi
    1 plotone di carri armati leggeri
    Reparto di muli.
La sua missione era quella di prendere il terreno pianeggiante in prossimità di MONTE della TORRACCIA (5520) e MONTE TERMINALE (5621).
(c) Il 3° Battaglione del 6° Reggimento della 1a Divisione di fanteria Brasiliana (FEB) era sulla destra, con una base a BOMBIANA (5818) e supportato da:
    1 plotone di carri armati medi
    1 plotone di caccia carri
    Reparto di genieri per lo sminamento.
La sua missione era quella di prendere le alture nei pressi di M. CASTELLO (5619).
(d) La Compagnia Ricognizione del 1° Reggimento della 1a Divisione di Fanteria Brasiliana (FEB) era in riserva di gruppo nelle vicinanze di PORRETTA TERME (5811).
(e) Il 1° Battaglione del 1° Reggimento della 1a Divisione di Fanteria Brasiliana (FEB) si trovava nella riserva di Corpo nelle vicinanze di 575083.

Alle 06:00 del 24 novembre 1944, i tre battaglioni attaccarono i loro obiettivi. Il tempo era nuvoloso e nebbioso ed impediva il supporto aereo preventivo e limitava gli osservatori dell'artiglieria. Alla sera, il fianco sinistro era stato considerevolmente spinto in avanti, erano stati fatti progressi nel centro e sulla destra era stata incontrata una forte resistenza.
(a) Il 435° Battaglione AAA aveva preso QUERCIOLA (5116) nel primo pomeriggio e CORONA (5117) nella notta. Avevamo incontrato una dura resistenza e avevamo subito vittime da mitragliatrici, mortai e armi leggere degli "Hun". I partigiani avevano combattuto magnificamente. Furono presi quattordici prigionieri. Sono stati anche compiuti progressi sui versanti di MONTE BELVEDERE. La linea del battaglione correva approssimativamente da 499159 a 509167 a 517178 a 527171 a 534166.
(b) Il 2° Battaglione del 370° di Fanteria raggiunse una linea da 542178 a 550170 a 570185 e iniziò a trincerarsi. Stava iniziando a intensificarsi il fuoco con mortai e armi leggere, in particolare nelle vicinanze di 573183.
(c) Il 3° Battaglione del 6° Reggimento della 1a Divisione di Fanteria Brasiliana (FEB) hanno ricevuto fuoco di mitragliatrici pesanti e colpi di mortaio. Il carro armato comando del suo supporto corazzato era fuori combattimento a causa delle mine. A mezzogiorno, i brasiliani erano stati costretti a tornare alla loro linea di partenza per riorganizzarsi.
(d) Durante questo primo periodo di 24 ore dell'attacco furono sparati oltre 2000 colpi della nostra artiglieria.

A mezzanotte i Boche lanciarono un contrattacco contro CORONA (5117). L'attacco fu portato da una forza equivalente ad una compagnia e gli "Hun" urlavano mentre caricavano. Rapporti successivi indicano che questi Boche, membri del 1° Battaglione del 1043° Reggimento della 232a Divisione di Fanteria, furono incitati nel loro entusiasmo dal famoso Capitano Straube, le cui ambizioni di promozione lo stimolarono a “sollecitare” da dietro i suoi uomini con una pistola e un bomba a mano. L'attacco fu rotto dal fuoco concentrato di armi leggere e carri armati. Quattordici "Superuomini" furono fatti prigionieri, sei furono uccisi e dieci feriti.

Il giorno successivo, il 25 novembre 1944,
(a) Il 435° Battaglione AAA raggiunse la cresta di MONTE BELVEDERE scontrandosi con armi leggere nemiche, mitragliatrici e fuoco di artiglieria. Si trincerarono e iniziarono a organizzare le loro posizioni.
(b) Il 2° Battaglione del 370° Reggimento di Fanteria avanzò contro opposizioni leggere fino a una linea da 544182 a 540182 a 542185. Verso sera, tuttavia, i nemici iniziarono a intensificare il loro fuoco con armi leggere e mortaio.
(c) Il 3° Battaglione del 6° Reggimento della 1a Divisione di Fanteria Brasiliana (FEB) incontò di nuovo il intenso fuoco dei nemici con armi leggere, mitragliatrici e mortai. Nel pomeriggio erano avanzati a una linea su LA CA (577183) che andava all'incirca da 572178 a 574188 a 585185, con il 3° Plotone della Compagnia A del 894° Battaglione Caccia Carri a destra a 593193. A sera aumentò il fuoco di mortaio dei Boche e in considerazione dell'incremento delle perdite fu richiesto un ulteriore breve ritiro alla linea del crinale a sud di GUANELLA (5718).
(d) Durante questo periodo di 24 ore, la nostra artiglieria aveva sparato di nuovo oltre 2000 colpi nonostante l'osservazione limitata causata dal maltempo.

Non vi furono cambiamenti nel 2° Gruppo Corazzato sul fianco destro e sinistro il 26 novembre 1944 ma i Boche in questo giorno sottoponevano il centro della linea a intensi colpi di mortaio e artiglieria. Il 2° Battaglione del 370° Reggimento di fanteria fu costretto a ripiegare su una linea che andava all'incirca da 538176 a 542176 a 546178. Per fare da baluardo a questo settore, la truppa di ricognizione della 1a Divisione di fanteria (FEB) fu sostituita come riserva di gruppo dal 1° Battaglione della 1a Divisione di Fanteria (BEF) che si trasferì a GAGGIO MONTANO (5516).

La sera del 26 novembre 1944 il IV Corpo, con le Istruzioni operative n. 70, cambiò il confine della FEB - Task Force 45 in una linea: "Da un punto del confine attuale a 632180 lungo il ruscello a 602192 alla collina 756 (593200) alla collina 788 (579208) alla collina 997 (570213)", e rilevare il 3° Battaglione del 6° Reggimento della 1a Divisione di Fanteria Brasiliana (FEB) ed il 1° Battaglione del 1° Reggimento della 1a Divisione di Fanteria Brasiliana (FEB), più un plotone di carri armati medi e il plotone di Caccia Carri a supporto di queste unità, formando un raggruppamento alla Task Force 45. Il settore del 2° Gruppo Corazzato ora copriva solo la sottosezione del 435° Battaglione AAA ed il 2° Battaglione del 370° Reggimento di Fanteria.

Il Boche ora, nel pomeriggio del 26 novembre 1944, concentrò 500 colpi di mortaio sulla città di CORONA (5117) nel settore del 435° Battaglione AAA. I partigiani riferirono anche di un assembramento di nemici a ROCCA CORNETA (4917) il 27 novembre e una scarica TOT (Time On Target - bersagli di opportunita non predeterminati) di artiglieria amica fu indirizzata nella città terminando questa l'attività. Il IV Corpo in questa data ha fornito alla Task Force 45 un plotone aggiuntivo di carri armati medi e un plotone di carri armati leggeri. La batteria C del 434° Battaglione AAA ( Battaglione di Artiglieria Anti Aerea dotato di 32 M15 che montavano un cannone da 37mm e due mitragliatrici calibro .50 e 32 M16 che montavano ognuno una quadrinata di mitragliatrici calibro .50) fu anche destinata come riserva al settore del 435° Battaglione AAA il 29 novembre 1944.

La notte del 28 novembre 1944, il nemico lanciò un contrattacco in forze con un battaglione nel settore 435° Battaglione AAA.

Durante il giorno il nemico bombardò CORONA e M. BELVEDERE senza troppa convinzione. Così alle 04.40 un totale di 200 colpi fu indirizzato su CORONA. Ciò fece crollare un avamposto ben difeso e spazzò via circa 30 dei nostri uomini. Il nemico attaccò quindi con la forza di due compagnie sulla dorsale di VALPIANA nella città di CORONA. Allo stesso tempo, due compagnie lanciarono un attacco alle posizioni della batteria B a MONTE BELEVEDERE. La batteria B combattè fino a quando la mancanza di munizioni la costrinse al ritiro a QUERCIOLA alle 05:00. La batteria C continuò a ingaggiare il nemico fino al 290130A quando il pericolo di infiltrazione di nemici in agguato richiedeva un ritiro a QUERCIOLA. La Batteria D ha continuato a ingaggiare il nemico fino alle 11:00 quando gravi perdite (70 uccisi e dispersi) e la distruzione di tre dei loro carri armati di supporto causarono il loro ritiro. La batteria D si ritirò su VIDICIATICO e la batteria C, 434° Battaglione AAA, venne spostata sulla prima linea di QUERCIOLA. Il nemico impiegò tre carri armati Mark IV e un cannone semovente nell'attacco di CORONA e mostrò una notevole abilità nell'infiltrare i fanti con i panzerfaust (bazooka) a breve distanza dai nostri carri armati dove si potevano infliggere danni. Durante questa azione non si verificarono cambiamenti nelle posizioni di due battaglioni del 370° Fanteria.

Va notato che durante tutte le operazioni del BELVEDERE, i partigiani hanno combattuto fianco a fianco con le nostre truppe e hanno mostrato pari coraggio e determinazione nello svolgimento della loro missione. L'operazione si è conclusa con un forte, reciproco rispetto e ammirazione esistente tra questi volontari italiani e le nostre truppe americane.

Durante le operazioni del BELVEDERE, i settori centrale e sinistro della Task Force 45 non erano rimasti inattivi. Il 20 novembre 1944, si notò attività di un gruppo nemico a CAPPEL d'ORLANDO (3807) che venne impegnato e scacciato. Il 21 novembre 1944, il nemico tornò a ORLANDO per tenere sotto tiro le posizioni di SESTAIONE. I nostri mortai li misero a tacere. Il 24 novembre 1944, una pattuglia nemica di 12 uomini, operante nell'area di ONTONI (3906), fu ingaggiata con armi leggere e di mortaio e fu costretta a ritirarsi. Ancora una volta il 28, 29 e 30 le nostre truppe si scontrarono con pattuglie nemiche a PIAN DI NOVELLO (3508) e 365077 e 375076. Il nemico fu costretto a ritirarsi in tutte e tre le occasioni. Il 30 novembre 1944, la mattina presto, il nemico inviò una piccola pattuglia a CUTIGLIANO (4006), ma fu scoperto e si ritirò con una vittima. Pattuglie britanniche situate a MONTEGATESI (2702), a nord di BAGNI DI LUCCA, continuarono a ricevere segnalazioni di pattuglie nemiche nell'area e il 29 novembre 1944, impegnarono una pattuglia nemica all'interno della città provocandone numerose vittime.

L'artiglieria britannica antiaerea di supporto continuò a sparare in media 500 colpi nel settore centrale e sinistro e il nemico rispose sporadicamente. Il 23 novembre 1944, attorno a mezzogiorno, settanta colpi di artiglieria leggera nemica esplosero nelle vicinanze di CUTIGLIANO senza provocare alcun danno. Il 30 novembre 1944 la compagnia B della 209a Batteria appartenente al 73° HAA, con le sue quattro batterie da 3,7" (94 mm) AA, fu spostata nel settore destro per integrare la potenza di fuoco del 68° Battaglione di Artiglieria da Campo Corazzato. Mentre il cannone britannico da 3.7" non sparava un proiettile così grande come l'obice 105 mm del 68° Battaglione di artiglieria da campo corazzato, aveva però una portata maggiore e poteva essere impiegato come contraerea.

PROSEGUONO LE OPERAZIONI NEL SETTORE DELL'APPENINO.

Il 1° dicembre 1944, il Colonnello Gerard G. Gibbs, che era stato l'ufficiale esecutivo della Task Force, sostituì al comando il Generale di Brigata Paul W. Rutledge che, in pari data, fece ritorno negli Stati Uniti per assumere un nuovo comando.

Il settore destro continuò a rimanere abbastanza calmo per diversi giorni. Le pattuglie erano attive e stabilirono contatti con i nemici il 3, 4, 5 e 7 dicembre 1944, ma non vi furono vittime tra i nostri; una sentinella nemica fu uccisa. L'artiglieria nemica era sporadica e la nostra era su scala ridotta.

La quiete relativa prevalse anche nei settori di BAGNI DI LUCCA e CUTIGLIANO - SESTAIONE. Le nostre pattuglie aumentarono la profondità delle loro penetrazioni nell'area dei Boche, ma ma i contatti furono pochi. Dieci disertori nemici furono raccolti il ​​7 dicembre 1944 e altri furono presi di volta in volta. Sembrava che le truppe di montagna del 4° Battaglione del Reggimento Alpini Meer fossero stati sostituiti dalle truppe di qualità inferiore del 232° Battaglione Fucilieri della 232a Divisione di Fanteria. Di tanto in tanto venivano anche arrestati degli agenti nemici.

Il 900° Battaglione mobile AAA AW (Battaglione Artiglieria Anti Aerea - Armi Automatiche, dotato di 32 cannoni Bofors e 32 mitragliatrici quadrinate calibro .50 ) fu assegnato alla Task Force il 6 dicembre 1944. Si era addestrato nel ruolo di fanteria per diverse settimane nel settore del II Corpo ed era un'unità fresca e riposata. Durante la notte del 8-9 dicembre 1944 rilevò il 435° Battaglione AAA nell'area di VIDICIATICO - LIZZANO che tornò quindi sotto il controllo della 5a Armata e lascio il fronte per un'area di riposo.

Il 900° Battaglione mobile AAA AW si adattò prontamente al ruolo di fanteria. QUERCIOLA, VIDICIATICO, LIZZANO e PIANACCIO continuarono ad essere presidiate in forze. Furono stabiliti nuovi avamposti per fornire il massimo fuoco incrociato e fu istituito un elaborato sistema di comunicazioni, che consentiva di stabilire una chiamata istantaneamente di supporto di fuoco dei mortai e dell'artiglieria. Furono sfruttati al massimo i partigiani e le pattuglie di ricognizione scivolarono con sicurezza attraverso i campi minati nemici e intrecci di filo spinato per localizzare gli avamposti del nemico. Anche CASACCIA (5216) era fortemente presa di mira.

Durante questo periodo è proseguito anche il pattugliamento attivo del 2° Battaglione del 370° Reggimento di Fanteria. L'11 dicembre 1944 due pattuglie ingaggiarono i Boche nelle vicinanze di 543186 e 532175 e ne uccisero due. Gli "Hun" mantennero bombardamenti di artiglieria moderati e colpi di mortaio da intensi a moderati, in particolare nelle vicinanze di GAGGIO MONTANO (5516).

L'11 dicembre 1944 alle 04.10 furono scoperti, da uno degli avamposti partigiani, i tentativi tedeschi di infiltrare le posizioni vicino a CUTIGLIANO (4006). Nel successivo scontro a fuoco il nemico impiegò granate e mitragliatrici e alle 06.20 sparò due razzi che furono seguiti da un TOT nemico di 70 colpi su CUTIGLIANO. Quindi i tedeschi si ritirarono.

Il 12 dicembre 1944 i brasiliani fecero un ulteriore tentativo di catturare M. CASTELLO (5619). Il 2° Gruppo Corazzato fu incaricato in quel momento di mettere in atto forti attacchi diversivi per sostenere questo sforzo e confondere il nemico. Alla sinistra del 900° Battaglione AAA AW il gruppo corazzato fu fatto muovere e i caccia carri all’alba iniziarono a bombardare pesantemente il caposaldo dei nemici a ROCCA CORNETA (4917) e la strada che vi conduceva da nord. Allo stesso tempo, una pattuglia composta da un ufficiale e 30 uomini e 15 partigiani, supportati da una forza di riserva di un ufficiale e 15 uomini, avanzarono e si dispiegarono verso l'estremità meridionale del paese. Alle 09.25 le nostre truppe aprirono il fuoco sulle posizioni nemiche con armi leggere, mitragliatrici e granate. Il nemico rispose con armi leggere e mitragliatrici e alle 10.30 aveva schierato mortai e iniziato a prendere la mira. Le nostre truppe si ritirarono quindi sotto la copertura del nostro fuoco di mortaio e dei caccia carri. A destra del fronte del 900° Battaglione mobile AAA AW, una pattuglia di simile forza fu inviata contemporaneamente a CORONA (5117). Questo attacco fu preceduto da una breve preparazione di artiglieria ed il nemico fu sorpreso a sonnecchiare. Alle 10:00 la nostra pattuglia era penetrata nel limite settentrionale della città, aveva catturato tre prigionieri nemici, ne aveva uccisi nove e feriti due. Anche due mortai tedeschi da 81 mm furono distrutti con granate. Alle 11.30 il nemico si riprese dalla sua sorpresa e iniziò un movimento sul fianco sostenuto da artiglieria, mortai e mitragliatrici. Le nostre truppe si ritirarono sotto la copertura amica di artiglieria e fumo. In questo scontro furono uccisi due americani e tre partigiani e due americani e un partigiano furono feriti.

Come parte della stessa diversione, il 2° Battaglione del 370° Reggimento di Fanteria, inviarò una pattuglia della forza di un plotone contro le posizioni dei Boche nelle vicinanze di 532169. Le truppe di colore ingaggiano il nemico con armi leggere e mitragliatrici dalle 09.05 fino alle  19.15 quando si ritirarono con un morto.

Gli "Hun" mantennero l'interesse per il settore SESTAIONE - CUTIGLIANO con fuoco moderato di artiglieria, pattugliamento e cecchini da CAPPEL D’ORLANDO (3807). Il 16 dicembre 1944 una pattuglia partigiana di 70 uomini guidata da un ufficiale americano ed un soldato, procedette nelle vicinanze di MELO (3909) dove diresse via radio il fuoco amico di artiglieria sul nemico osservato in PIANSINATICO (3808) e RIVORETTA (3708). Al suo ritorno il 17 dicembre 1944, questa pattuglia ingaggiò un gruppo di tedeschi e ne uccise uno, ferendone due e catturandone due.

Il confine tra Task Force 45 e la FEB fu modificato alle 06:00 il 17 dicembre 1944 da un messaggio del IV Corpo del 15 dicembre 1944 alla linea: “da un punto del confine attuale a 558126, lungo la strada per 528134, per RS ​​(521154) per 513177".
A quel tempo elementi dei 900° Battaglione mobile AAA AW, che stazionavano sul lato della FEB del nuovo confine, furono rilevati dai brasiliani e il 2° Battaglione del 370° Reggimento di Fanteria fu rilevato dalla FEB. Le truppe di colore ritornarono alla loro unità madre, la 92a Divisione di Fanteria sulla costa. Anche la batteria C del 434° Battaglione AAA fu rilevata dall'affiancamento al 900° Battaglione mobile AAA e ritornò a CAMPO TIZZORO come riserva della Task Force.

Durante il periodo il settore di destra rimase attivo con scontri tra pattuglie e continue evidenze di attività nemica. A quel tempo fu sviluppa l'abilità di tiro dei caccia carri che sparavano da una collina a nord di VIDICIATICO. Con un cannocchiale di 20 ingrandimenti costantemente puntato sul punto conosciuto dell'attività nemica, gli  "Hun" furono costretti a rimanere nascosti durante le ore diurne, per una profondità di cinque miglia dietro le loro linee.

Il 20 dicembre 1944 tutti i reparti corazzati furono sollevati dall'aggregazione diretta alla Task Force 45 ma il 751° Battaglione Carri (salvo la Compagnia C e 3 Plotoni Compagnia D) con aggregati due plotoni della Compagnia A dell'894° Battaglione Caccia Carri fu lasciato in diretto supporto alla Task Force e mantenne tutti i corazzati nel settore destro. Inoltre, contemporaneamente, due mezzi blindati della Compagnia Ricognizione dell'894° Battaglione Caccia Carri furono aggregati al 107° Gruppo AAA per mantenere la doppia pattuglia sulla strada da CAMPO TIZZOLO (4909) a VENTURINA (5908).

Il 2° Gruppo Corazzato fu sollevato dall’aggregazione alla Task Force 45 a 211500A e si trasferì dal settore per supervisionare l’addestramento di fanteria brasiliana. La responsabilità del settore destro fu quindi assunta dal 900° Battaglione mobile AAA AW ed una commutazione LA SALLE fu istituita a CASTELLUCCIO (5411) per assicurare le comunicazioni.

Con l’avvicinarsi delle feste ed in particolare il 22 dicembre 1944 iniziarono a circolare voci di un'offensiva natalizia dei Boche nel settore SESTAIONE - CUTIGLIANO. Il IV Corpo rafforzò la Task Force con un Quartier Generale provvisorio e con le Compagnie A e B del 755° Battaglione Carri. Questi carri armati si schierarono in tutto il settore centrale e si fecero notare con il movimento e il fuoco contro le posizioni nemiche note. Venne usato anche il fumo per fare pensara ad intenzioni offensive di una brigata in costruzione. Il pattugliamento venne intensificato ed eseguito in profondità lungo l'intero fronte della Task Force 45. Vennero predisposti punti critici per la demolizione sulle Statali 12 e 66 e il ponte chiave a LA LIMA e furono posate anche mine di segnalazione a inciampo e intrecci di fili spinati. Un raid di un gruppo di Boche composto da 15 uomini nell'area del 900° Battaglione mobile AAA fece scattare una trappola di segnalazione a inciampo e fu immediatamente spazzato con il nostro fuoco di mitragliatrice e mortaio. Nello scambio di fuoco due dei nostri uomini furono feriti ma gli "Hun" si ritirarono prontamente.

La neve iniziava a costituire un problema per le pattuglie ma il contatto con il nemico venne mantenuto. Nell'area SESTAIONE - CUTIGLIANO vennero arrestati due agenti nemici particolarmente ricercati e un aviatore americano che era precipitato molto dietro alle linee dei Boche fu riportato nelle nostre linee dai partigiani.

Nelle prime ore della mattina di Natale i Partigiani, guidati da un ufficiale americano, si mossero verso la posizioni dei Boche di PIANSINATICO (3808). Dopo aver diretto il fuoco di artiglieria sulle posizioni nemiche in vista, entrarono in città e ingaggiarono il nemico. Nel combattimento di 30 minuti che seguì, uccisero due nemici, ferirono un numero indeterminato di altri e ne catturarono tre. Quindi si ritirarono con due dei loro uomini morti e tre feriti.

Alle 06:00 il 27 dicembre 1944 il Generale di Brigata Lee S. Gerow (Assistente del comandante dell’85a Divisione di Fanteria) assunse il comando della Task Force 45. Contemporaneamente venne aggregato il 339° Gruppo di Combattimento Regimentale dell’85a Divisione di Fanteria essendo a portata di mano nell'area di SAN MARCELLO (4201) a 270023A.

Il nemico in quel momento stava attaccando lungo la VALLE del SERCHIO nel settore della 92a Divisione di Fanteria sulla destra. Allo stesso tempo la voce di una minaccia di un'offensiva nemica nel periodo festivo nel settore SESTAIONE - CUTIGLIANO non si era ridotta. Né la situazione sul fianco destro nella zona di VIDICIATICO - LIZZANO era meno delicata. Venne così deciso di non impegnare la 339° Gruppo di Combattimento Regimentale ma di mantenerlo in riserva in modo che potesse fare la differenza se  impiegato sul settore sinistro, centrale o destro, come richiesto dalla situazione mutevole.

Questi fanti veterani, di conseguenza, non furono messi in linea ma furono messi al lavoro sviluppando le eccellenti posizioni difensive sulle alture a sud di ONTONI e SESTAIONE sulla inea da PIANONE (3705) a FRASSINETTI (3805) alla collina 847 (3906) a CUTIGLIANO (4006) a LA CUCCOLA (4106). Furono anche richieste delle linee di difesa secondarie sull'altura che va da nord di LA LIMA (4002) a SPIGNANA (4303). Nel settore destro, parimenti, sono state preparate postazioni sul crinale di CASTELLUCCIO (5411) che porta al PONTE di SILLA (5814) e venne eseguita una attenta ricognizione su un'altura a est di PORRETTA TERME in modo che la Task Force potesse essere preparata in caso di un forte attacco nemico che minacciava il suo fianco destro.

Nel settore BAGNI DI LUCCA vennero mappate posizioni difensive sulle alture ad est della città e una posizione secondaria nel punto più stretto del fiume nelle vicinanze di COCCIGLIA (3300). Vennero elaborati piani dettagliati per rafforzare rapidamente uno dei tre sottosettori della Task Force 45, in caso di un imminente attacco nemico. Furono inoltre realizzati piani e fatte delle ricognizioni su percorsi da utilizzare per un contrattacco in caso di un attacco a sorpresa da parte degli "Hun" in uno dei tre sottosettori.

Il 339° Gruppo di combattimento Regimentale invio anche una media di dieci pattuglie al giorno. Ciò non solo preparò le truppe alla conoscenza del terreno ma aumentò la sicurezza.

Nel frattempo, le pattuglie delle unità AA rimasero attive in tutti i settori. Quando la neve iniziò ad ostacolare le truppe in alcuni settori, sci e racchette da neve iniziarono ad essere utilizzati con una certa abilità. Perdurava il poco impegno con il nemico. Alle 02.30 del dicembre 1944, un gruppo di "Hun", aiutato da abitanti non identificati di ONTONI (3706), sorprese un avamposto britannico a 379068 e si ritirò con sei prigionieri. Il giorno dopo ONTONI fu evacuato dai civili. Il 5 e 6 gennaio 1945, pattuglie del 900° Battaglione AAA impegnarono postazioni nemiche a 502167 e 507166 e forzarono un ritiro di Boche.

L'86° Reggimento da montagna entrò nel settore della Task Force nella notte dell'8-9 gennaio 1945. Il 1° Battaglione sollevò il 900° Battaglione AAA AW sulla destra. Il 2° Battaglione sollevò elementi del 39° LAA e 434° Battaglione AAA a ONTONI, SETAIONE, CUTIGLIANO e VIZZANETTA. Il 3° Battaglione sollevò altri elementi del 39° LAA e del 434° Battaglione AAA a BAGNI DI LUCCA, LA LIMA, SAN MARCELLO, MARESCA e ORSIGNA. Tutti gli avvicendamenti si verificarono senza incidenti. Il 39° LAA si trasferì quindi a PISTOIA per il congedo, mentre il 434° Battaglione AAA e il 900° Battaglione AAA AW si trasferirono a MONTECATINI per la conversione in fanteria, insieme al 2° Gruppo Corazzato, il 435° Battaglione AAA e il 532° battaglione AAA. Il 9 gennaio 194 il 339° Gruppo di combattimento Regimentale si trasferì anche dal settore per ricongiungersi alla Divisione madre [ l'85a Divisione di fanteria americana ].

Il Generale di Brigata Robinson E. Duff (Assistente del comandante della 10a Divisione da montagna) subentrò al comando della Task Force 45 il 9 gennaio 1945. Anche i G-2 e G-3 della 10a Divisione da montagna subentrarono ai loro rispettivi compiti al Quartier Generale della Task Force 45. Il 10 gennaio 1945 venne aggregata la 5° Compagnia Muli da Soma (italiana)  che entrò nel settore il 14 gennaio 1945.

Le truppe da montagna, anche se appena arrivate dagli Stati Uniti, si adattarono prontamente alle condizioni di battaglia. Le pattuglie furono spinte in modo aggressivo in profondità nel territorio nemico. Il 18 gennaio 1945 una pattuglia del turno di mezzanotte a PALAZZO (5017) non riuscì a trovare il nemico e proseguì verso C. FLORIO (5017) dove venne scoperto un avamposto dei Boche. Gli americani uccisero una sentinella quando si rifiutò di arrendersi e presero sotto tiro circa 25-30 tedeschi che scapparono dalle vicine postazioni al suono delle armi da fuoco. I Boche subirono quattro vittime . Quando il fuoco di mortaio nemico divenne intenso, le truppe da montagna ripiegarono chiedendo e dirigendo il fuoco di mortaio amico e poi si ritirarono subendo due vittime.

Pattuglie a ROCCA CORNETA (4917), PRADA (5116), M. SPIGOLINO (4205), PIANSINATICO (3808) e OSPEDALETTO (2808), cercarono combattimenti a fuoco e li ottennero. Venne rapidamente acquisita esperienza mentre si verificavano le prime vittime. Vennero inviate anche pattuglie di ricognizione di due giorni, su sci e racchette da neve, in profondità nel territorio degli "Hun" ottenendo molte informazioni.

Il 21 gennaio 1945 l'85° Reggimento da montagna entrò nel settore e fu assegnato alla Task Force 45. Il 1° Battaglione sollevò la Compagnia I dell'86° Reggimento da montagna nel settore BAGNI DI LUCCA. Il 2° Battaglione prese posizione nelle vicinanze di PRUNETTA (4396) per impegnarsi in un ulteriore addestramento e acclimatamento e il 3° Battaglione si spostò nelle vicinanze di SAN MARCELLO come riserva della Task Force 45.

I Boche a destra erano stati più volte punzecchiati dal pattugliamento del 1° Battaglione dell'86° Reggimento da montagna e nella notte tra il 24 e il 25 gennaio 1945 condussero un raid su posizioni americane a QUERCIOLA (5116). L'incursione fu preceduta dall'artiglieria nemica, dopo la quale un gruppo di "Hun" di cinque uomini e un secondo gruppo di 12 uomini tentarono di infiltrarsi nella posizione americana. Mentre queste pattuglie erano impegnate, un terzo gruppo di Boche si trasferì sul fianco destro delle posizioni di QUERCIOLA e ci inflisse perdite di 1 morto, 4 feriti e 1 disperso. Il nemico si ritirò quindi sotto la copertura della propria artiglieria. Il sangue indicava una vittima nemica.

Il 24 gennaio 1945 fu presa di mira vigorosamente la città di MONTEFEGATESI (2702), sul fianco sinistro sopra BAGNI DI LUCCA, da una compagnia rafforzata. Questo fece avanzare sensibilmente il fianco sinistro e diede maggiore raggio d'azione alle nostre pattuglie. Il 26 gennaio 1945 una pattuglia di questo settore ingaggiò un raggruppamento di Boche nelle vicinanze di 291069. Dopo uno scontro a fuoco, quattro nemici furono fatti prigionieri. Un'altra pattuglia lo stesso giorno raggiunse le posizioni tedesche a ovest di PIANSANATICO (379085). Il nemico rispose con mitragliatrici, mortai e artiglieria da 88 mm ma non vi furono vittime amiche. Il nemico subì un morto.

il 27 gennaio 1945 il 3° Battaglione dell'85° Reggimento da montagna rilevò il 2° Battaglione dell'86° Reggimento da montagna nell'area SESTAIONE - CUGLIANO. Il 2° Battaglione dell’86° si trasferì poi a PRUNETTA (4395) per riposarsi e addestrarsi.

Il 28 gennaio 1945 alle 06:00 il Maggiore Generale George P. Hays (Comandante della 10a Divisione da montagna) assunse il comando della Task Force 45. Allo stesso tempo, il Quartier Generale e la compagnia del Quartier Generale della 10a Divisione da montagna subentrarono al quartier generale della Task Force 45 e al quartier generale della sua batteria di artiglieria; la 45a Brigata AAA si trasferì a LIMESTRE (4400) per prepararsi al congedo.

Il 12 febbraio 1945 il Maggiore Generale Willis D. Crittenberger, Comandante del IV Corpo, decorò il Colonnello Gerald G. Gibbs, Comandante della 45a brigata AAA con la Legione al Merito e, dopo aver lodato l’unità, annunciò il congedo in considerazione dell'ordine Generali n. 15 datato 11 febbraio 1945, proveniente dal Quartier Generale della 5a Armata .

La Task Force 45 aveva coperto fronti tra i 19 a 40 chilometri, che si sviluppavano sia tra i monti che sulla pianura costiera, avanzando di 32 chilometri dalle linee del fiume Arno e da Pisa, fino alla Linea Gotica degli "Hun" al CANALE CINQUALE a nord di Forte Dei Marmi (9293).
Ha subito queste perdite:
                                            Uccisi feriti dispersi
LUGLIO:                                 12       22          1
AGOSTO:                               23     124          2
SETTEMBRE:                        23     107         17
OTTOBRE:                              3       16           4
NOVEMBRE:                         17     137         69
DICEMBRE:                             4       23        18
GENNAIO:                               5       23

 Estratto da "History of the Task Force 45"
Traduzione Andrea Gandolfi