Durante la Prima Guerra mondiale il Brasile inviò propri osservatori presso l’esercito francese richiedendo successivamente una missione militare francese per assistere l’ammodernamento dell’esercito brasiliano verso il modello francese. La missione terminò nel 1939 con l’inizio della Seconda Guerra mondiale.

Negli anni tra le due guerre, la politica economica del Brasile si spostò sia verso gli Stati Uniti che la Germania. Nel 1929 Getulio Vargas arrivò al potere con il sostegno dell’esercito. Come dittatore, Vargas era solidale con i problemi economici della Germania e durante gli anni Trenta quadruplicò il commercio tra il Brasile e il nuovo regime nazista.

Lo scoppio della guerra vide il Brasile diviso tra i suoi legami economici più tradizionali con gli Stati Uniti e la Germania nazista, sua nuova amica.

Il Brasile verso la guerra
Con le prime vittorie dell’Asse in Francia e in Nord Africa e la possibile sconfitta dell’Inghilterra nel teatro Europeo la posizione geografica del Brasile divenne di interesse strategico per gli Stati Uniti. La Missione Navale e quella dell’Aviazione statunitense in Brasile del 25 giugno 1940 diedero inizio ad una serie di negoziati con il governo brasiliano finalizzati alla presenza di basi navali e aeree americane nel nord-est del Brasile, al passaggio di soldati americani sul suo territorio oltre alla fornitura all’America di materie prime di cui il Brasile era forte produttore.

Nel maggio del 1941 gli Stati Uniti concessero al Brasile un primo credito per acquistare materiale bellico per arrivare nell’ottobre del 1941 ad un accordo che incluse il Brasile nella legge “Affitti e Prestiti” americana. Quando i giapponesi attaccarono gli Stati Uniti a Pearl Harbor il 7 dicembre del 1941, la Germania seguì con la sua dichiarazione di guerra agli Stati Uniti.

Il Brasile ruppe le relazioni diplomatiche con l’Asse nel gennaio del 1942 alla Conferenza di Rio, in conseguenza a ciò i tedeschi iniziarono ad attaccare le navi mercantili brasiliane lungo la costa brasiliana. Questo, insieme agli accordi precedentemente instaurati con gli Stati Uniti, spostò definitivamente il Brasile verso il campo degli Alleati.

Il Presidenti americano Roosvelt e VargasTra febbraio e marzo del 1942 furono perfezionati una serie di accordi militari ed economici durante la missione del ministro Souza Costa negli Stati Uniti. Gli accordi prevedevano l’impiego di truppe brasiliane in operazioni di guerra al di fuori del Sud America. Gli Stati Uniti promisero al Brasile il loro supporto navale per la difesa delle coste oltre alla fornitura di aiuti per l’armamento e l’equipaggiamento della Força Expedicionária Brasileira (F.E.B.) con un secondo accordo di “Affitti e Prestiti”.

La 1a Divisione di fanteria brasiliana comprendeva tre reggimenti di fanteria, sul modello americano, di 3.250 uomini ciascuno:
• 1 ° RI proveniente dalla regione di Rio de Janeiro - Reggimento Sampaio
• 6 ° RI proveniente dalla regione di São Paulo - Reggimento Ipiranga
• 11 ° RI proveniente dalla regione di Minas Gerais - Reggimento Tiradentes
Ogni reggimento era composto da 3 battaglioni, numerati da I a III, a loro volta composti da 4 compagnie ognuno, numerate consecutivamente per un totale di 12 per reggimento con le compagnie di armamenti pesanti che erano la 4a, l’8a e la 12a. Ogni reggimento formò il proprio Regimental Combat Team (RCT) comprendente un Reggimento di Fanteria, un battaglione di obici da 105 mm trainati e una compagnia di genieri facente parte del 9° Battaglione genieri. Il Reggimento Sampaio aveva il 2° Battaglione artiglieria e la 3a Compagnia genieri, il reggimento Ipiranga il 3° Battaglione artiglieria e la 2a Compagnia Genieri e la Tiradentes il 1° Battaglione artiglieria e la 1a Compagnia genieri. Inoltre, la Divisione aveva a sua disposizione il 4° Battaglione artiglieria, comprendente obici trainati da 155 mm, e lo Squadrone divisionale da ricognizione. Il 751° Battaglione carri americano (con carri armati Sherman e Stuart) e il 894° Battaglione caccia-carri (con caccia-carri M10) furono posti, di volta in volta, sotto il comando della 1a Divisione di fanteria brasiliana, creando una forza armata combinata.

La F.E.B. in Italia
Truppe brasiliane sbarcano a Napoli
Il primo scaglione di truppe brasiliane arrivò in Italia il 16 luglio 1944 privo di equipaggiamento (anche le armi furono distribuite dagli americani ad ogni scaglione solo dopo l’arrivo Italia). Trascorsero i due mesi successivi ad equipaggiarsi e addestrarsi per entrare finalmente in area di combattimento il 15 settembre. Le unità della divisione furono inizialmente coinvolte in operazioni di ricognizione e rastrellamento in Toscana, Massarossa, Bozzano, Camaiore, Monte Prano e altre. Per i successivi 45 giorni il primo scaglione brasiliano, che comprendeva il 6° Reggimento di fanteria, parti dell’11°, una compagnia di genieri e un plotone dello squadrone di ricognizione, penetrarono per quaranta chilometri nella valle del Serchio. Il 6° Reggimento combatté quindi contro i tedeschi nelle vicinanze di Castelnuovo di Garfagnana. Lì riuscirono sorprendere con successo e mettere in fuga unità della Repubblica Sociale Italiana addestrate in Germania (elementi della Divisione Alpini “Monterosa” dell’Esercito Nazionale Repubblicano), solo per essere poi respinti da un contrattacco da parte di vicini elementi della 148a Divisione di fanteria tedesca. Alla fine di ottobre il 1° scaglione venne tolto dalla linea di combattimento e si riunì al 2° e il 3° scaglione arrivati dal Brasile, mentre a novembre l’intera divisione era riunita e tornata in linea.